Una croccante cotoletta farcita con crema di latte, panna e Grana Padano: semplice da preparare, irresistibile da servire
Sembra una cotoletta, ma dentro nasconde un ripieno cremoso e saporito che la rende unica. Il pollo alla Kiev, nella sua versione originale, nasce in Russia e Ucraina, ed è poi diventato popolarissimo nei paesi anglosassoni.
Quella che ti proponiamo qui è una rivisitazione all’italiana, in cui il classico burro alle erbe viene sostituito da una salsa densa e filante a base di Grana Padano DOP, panna e latte. Il risultato è un secondo piatto capace di sorprendere al taglio, perfetto da servire caldo con un contorno semplice come patate lesse o insalata mista.
Il segreto è nella farcitura: una crema al Grana Padano che esplode al primo morso
A rendere speciale questa cotoletta non è solo la panatura croccante o la frittura dorata, ma quello che succede appena si affonda la forchetta. All’interno si nasconde una crema vellutata che si ottiene lasciando cuocere latte e panna fino a ridurre il liquido della metà.
Una volta spento il fuoco, si aggiunge Grana Padano grattugiato, che si fonde nella base ancora calda, creando una salsa compatta, saporita, ma non troppo pesante. Dopo aver fatto raffreddare in frigo, il composto viene inserito all’interno del petto di pollo, precedentemente inciso per creare una tasca profonda.

Il contrasto tra l’esterno dorato e il cuore caldo e filante è ciò che rende questo piatto indimenticabile. Il pollo si impana in tre passaggi, partendo da una passata nella semola rimacinata, poi nell’uovo e infine nel pangrattato. Questo mix garantisce una panatura compatta e croccante, che protegge la farcia in fase di frittura.
L’olio deve essere portato a 150°C, temperatura ideale per una cottura omogenea che non brucia l’esterno né lascia crudo l’interno. Basteranno circa 12-15 minuti per ottenere una cotoletta gonfia, dorata e pronta a rivelare il suo ripieno.
La ricetta funziona perché mescola comfort food e sorpresa, senza complicazioni. Si può anche preparare in anticipo, congelando i petti farciti e impanati, per friggerli all’occorrenza. Perfetto per una cena tra amici, una domenica diversa, o anche solo per far felici i bambini con una cotoletta che ha qualcosa in più. L’aggiunta di erba cipollina, prezzemolo fresco o scorza di limone grattugiata nella crema rende ogni versione leggermente diversa, ma sempre irresistibile.
Una cotoletta che stupisce: croccante fuori, cremosa dentro e pronta per essere personalizzata
Il pollo alla Kiev con ripieno di Grana Padano non è solo una ricetta da provare una volta, ma un secondo piatto da replicare e reinventare, adattandolo al gusto di chi lo porta in tavola. Una volta capito il meccanismo – riduzione di latte e panna, farcitura, panatura e frittura – il resto viene da sé. Si può cambiare il tipo di formaggio, scegliere varianti più decise come pecorino romano, oppure optare per un gusto più delicato con formaggi freschi. L’importante è che la crema sia abbastanza densa da restare compatta durante la cottura.
La frittura non deve spaventare: con una temperatura controllata e un olio adatto, come quello di arachide, il risultato è asciutto e croccante. Una volta scolata su carta assorbente, la cotoletta resta fragrante anche per diversi minuti. Servita calda, appena tagliata, è uno di quei piatti che catturano sguardi e profumi ancora prima di essere assaggiati. L’effetto “wow” è garantito, soprattutto quando il ripieno inizia a uscire dai bordi e invade il piatto con la sua cremosità irresistibile.
Chi preferisce un’alternativa più leggera può optare per una cottura in forno, anche se il risultato sarà meno croccante. Per mantenere la struttura compatta e non far uscire il ripieno, è importante non esagerare con le quantità inserite nella tasca del pollo. Bastano due o tre cucchiai di crema ben fredda, distribuita in modo uniforme, per ottenere un cuore morbido senza fuoriuscite.
La ricetta è talmente versatile che può essere servita in piccoli bocconi come finger food, tagliando il petto a medaglioni dopo la frittura, oppure diventa protagonista assoluta se servita intera con un contorno semplice. Il consiglio finale è di non lasciarla raffreddare troppo: la magia del ripieno è tutta nella sua consistenza ancora calda e filante. Un piatto da provare, personalizzare e condividere.