Dalle sorgenti termali alla bellezza architettonica, un viaggio tra relax, cultura e panorami d’altri tempi
Chi ha poco tempo ma desidera scoprire un angolo incantato della Repubblica Ceca fuori da Praga, dovrebbe considerare Karlovy Vary, città termale elegante, storica e sorprendentemente viva.
Fondata per volontà dell’imperatore Carlo IV, questa località è diventata nei secoli una delle mete più amate per chi cerca benessere, architettura romantica e un contatto diretto con le acque curative. E non solo: le sue strade colorate, i boschi che l’abbracciano e i colonnati che proteggono le sorgenti creano uno scenario che sembra uscito da un racconto ottocentesco. Si può visitare in giornata da Praga, ma chi si ferma più a lungo scoprirà molto di più.
Le terme storiche, i colonnati e l’atmosfera che rende Karlovy Vary un luogo unico al mondo
Karlovy Vary è prima di tutto una città d’acqua. Le sue sorgenti termali, 13 principali e oltre 70 minori, sono celebri da secoli per i loro effetti curativi su digestione, reni, metabolismo e pelle. Ma non si tratta solo di cure. Qui, l’acqua è architettura, è ritmo urbano, è identità. I colonnati ne sono la prova: costruzioni eleganti in legno, ferro o pietra che incorniciano le sorgenti come se fossero opere d’arte.
Dal Colonnato del Mulino, il più scenografico, a quello delle Sorgenti Termali, dove un getto d’acqua bollente sfiora i 12 metri, ogni struttura ha uno stile preciso, che racconta l’evoluzione del gusto europeo tra fine Ottocento e inizio Novecento.

Ma la bellezza di Karlovy Vary va oltre le sue acque. Le torri panoramiche come la Diana offrono una vista mozzafiato sulla valle del fiume Teplá. Le chiese, cattolica e ortodossa, mostrano l’anima multiculturale della città. E poi ci sono le strade che sembrano cornici teatrali: Stará Louka, solo pedonale, è la più affascinante, con i suoi hotel liberty, le boutique e i caffè storici. Camminare qui all’alba o al tramonto, magari in autunno, è un’esperienza che resta addosso.
E per chi cerca un tuffo nella storia, il Grandhotel Pupp non è solo un albergo, ma un monumento vivente, frequentato da secoli da personaggi illustri, da Bach a Johnny Depp. Karlovy Vary non è una cartolina: è un luogo che si lascia scoprire lentamente, tra vapori caldi, luci soffuse e un silenzio elegante che rilassa prima ancora dei trattamenti termali.
Musei, gusto locale e itinerari da Praga: come vivere Karlovy Vary tra cultura e tradizione
Chi visita Karlovy Vary per un solo giorno spesso si limita a bere l’acqua delle fonti o a scattare foto ai colonnati. Ma questa città offre molto di più. A cominciare dai musei. Il più sorprendente è il Museo Moser, dedicato all’arte del vetro: una visita alla fabbrica storica, ancora in attività, mostra come nasce il celebre cristallo ceco.
Si soffia, si incide, si plasma. Una magia da vedere da vicino. Poi c’è il Museo Jan Becher, tappa immancabile per chi vuole scoprire la storia del liquore nazionale, la Becherovka, creata proprio qui e ancora oggi simbolo della città. Si può degustare, scoprire come viene prodotto e acquistare come souvenir autentico.
Ma la cultura passa anche dalla tavola. I wafer di Carlsbad, sottili e croccanti, profumati di vaniglia, cannella o nocciola, sono da assaggiare caldi, appena sfornati dai venditori ambulanti. E i ristoranti della zona propongono piatti locali intensi e rustici, come il ginocchio di maiale, le zuppe di funghi o i gulasch speziati, il tutto spesso accompagnato da liquori alle erbe o birre artigianali. Chi resta a dormire ha solo l’imbarazzo della scelta, tra pensioni intime ed eleganti hotel liberty. Il Grandhotel Pupp, oltre a essere simbolo della città, offre spa, saune, trattamenti di ogni tipo: più che una notte, un’esperienza.
Raggiungere Karlovy Vary da Praga è facile: in auto, in bus (anche con Flixbus) o con un tour organizzato. Il viaggio dura circa 2 ore, ma già all’arrivo ci si sente in un altro mondo. Tra le alture verdi che proteggono la città e l’acqua che ovunque sgorga calda, tutto sembra sospeso. E nei mesi primaverili o d’autunno, quando il turismo rallenta, la città torna ad essere quella che è sempre stata: un rifugio silenzioso per chi cerca benessere, eleganza e una pausa vera.
Karlovy Vary è molto più di una meta termale
Difficile spiegare cosa lasci davvero Karlovy Vary. Non è solo l’acqua calda, non sono solo le facciate liberty o i boschi che l’avvolgono. È l’insieme, il modo in cui la città ti accompagna in ogni gesto, anche il più semplice. Prendere un wafer caldo per strada, sorseggiare l’acqua minerale da una tazzina di porcellana, salire in silenzio alla torre Diana mentre il sole filtra tra gli alberi. Sono piccoli riti, ma raccontano un’idea diversa di viaggio: più lenta, più umana, più interiore.
Anche in una gita di un solo giorno da Praga, Karlovy Vary riesce a imprimersi nella memoria. Ma è restando una notte – o due – che si coglie davvero il suo ritmo. La sera, quando i colonnati si svuotano e le luci si riflettono sul fiume, la città mostra il suo volto più intimo. E il mattino dopo, quando la nebbia si alza dai tetti e il profumo del caffè si mescola a quello delle terme, sembra di essere in un film.
Non è un caso se registi, scrittori e musicisti sono venuti qui per cercare ispirazione. Perché Karlovy Vary non urla, sussurra. E a chi ha voglia di ascoltare, regala qualcosa che pochi luoghi oggi sanno offrire: tempo e bellezza senza rumore.