Il servizio che fa lievitare il prezzo degli appartamenti: e non è l’ascensore

Nelle grandi città italiane il servizio di portineria incide sul prezzo al metro quadro più di quanto immagini. A Catania, Bari e Palermo l’effetto è fortissimo, mentre a Roma e Milano l’impatto è minimo. Ecco i dati città per città.

Nel mercato immobiliare moderno, la presenza del portiere vale oro. Non è solo una questione di comodità o sicurezza: chi compra casa è disposto a spendere di più se c’è qualcuno che controlla l’ingresso, ritira i pacchi o supervisiona gli spazi comuni.

A dirlo è un’analisi di Immobiliare.it Insights, che ha misurato l’impatto reale della portineria sui prezzi delle abitazioni in vendita. In media, a livello nazionale, la differenza è del 6,5%, ma in alcune città si sfiora il 16% di rincaro per un immobile dotato di questo servizio.

Le città dove la portineria alza di più il prezzo: il sud guida la classifica, Milano e Roma in fondo

I dati parlano chiaro: è il sud Italia a guidare la classifica degli aumenti. A Catania, un appartamento con portineria costa 1.500 euro al metro quadro, contro i 1.286 euro di una casa simile ma senza custode: il divario è del 16,4%. A Bari la differenza è del 14,7% e a Palermo del 13,9%. A Napoli, che si piazza quarta, il rincaro arriva al 13,3%, con un prezzo medio che supera i 3.100 euro/mq.

Alla fine dei conti, la portineria è tornata a essere un segnale di “vita condominiale organizzata. – conformaonline.it

E al nord? Solo Genova supera il 10%, con un +10,2% tra case con e senza portineria. Seguono Torino con l’8,4% e Firenze con il 6,3%. Più contenuto l’effetto a Bologna (+4,7%), e ancora meno evidente a Milano e Roma: nel capoluogo lombardo si parla di un aumento del 3,6%, mentre nella capitale la differenza scende al 3,4%, con valori che restano alti a prescindere dal servizio.

Gli esperti spiegano che la portineria resta un fattore attrattivo, soprattutto nei contesti urbani più complessi: “Nelle grandi città dove la vita è più frenetica – spiega Paolo Giabardo, direttore generale di Immobiliare.it – il custode rappresenta un valore aggiunto percepito. Migliora la qualità dell’abitare e questo si riflette nei prezzi”.

Poche case con portineria in vendita: solo il 2,8% degli annunci, ma Milano fa eccezione

Lo stesso studio ha anche analizzato quante sono realmente le abitazioni dotate di portineria sul mercato. A livello nazionale, il dato è bassissimo: appena il 2,8% degli immobili in vendita include questo servizio. Ma c’è un’enorme differenza tra piccole città e grandi metropoli: nei centri sotto i 250.000 abitanti la quota scende allo 0,6%, mentre nelle grandi città arriva al 13%.

A Milano, però, il dato è eccezionale: quasi un terzo delle case in vendita (31,6%) ha il servizio di portineria. Un valore altissimo, che rispecchia anche la configurazione degli stabili meneghini e la cultura dell’amministrazione condominiale. Al secondo posto Napoli (13,6%) e terza Roma (11,8%). Torino segue con un più modesto 9,1%, mentre a Palermo l’offerta si ferma all’8,4%.

Molto più bassa la disponibilità nelle altre città: Genova e Catania restano sotto il 3%, Bologna e Bari si attestano attorno all’1,6–1,7%. Chiudono la classifica Firenze, Venezia e Verona, dove solo lo 0,6% delle case in vendita offre un servizio di portineria. In sostanza, dove il servizio è raro, l’effetto sul prezzo si amplifica. E questo, per chi vende, può rappresentare una leva in più.

La portineria resta un lusso urbano: chi può permettersela ne guadagna anche in tranquillità

Alla fine dei conti, la portineria è tornata a essere un segnale di “vita condominiale organizzata”. È una figura discreta, che molti davano per superata, ma che torna utile in mille piccoli gesti: controllare chi entra, ricevere pacchi, segnalare problemi, risolvere imprevisti. In certe città, come Milano, è una presenza frequente e quasi naturale, ma in altre diventa un valore raro che può alzare anche di molto il prezzo finale dell’abitazione.

Per chi sta cercando casa, è un elemento da valutare non solo per il costo, ma anche per il valore d’uso: chi vive in un palazzo con portineria sa quanto possa fare la differenza. E per chi investe in immobili da rivendere o affittare, la presenza del portiere può rendere l’appartamento più appetibile per alcune fasce di clientela, come famiglie o professionisti che vivono da soli e apprezzano una figura di riferimento nel condominio.

La portineria non è solo un servizio. È un indicatore di attenzione e cura nel vivere gli spazi condivisi. E in un mercato dove tutto cambia in fretta, l’idea di trovare qualcuno “sempre lì”, che conosce i condomini, le abitudini e i problemi dell’edificio, può diventare un vantaggio decisivo. A volte non visibile subito, ma molto concreto nel tempo.