Mai avuto il pollice verde? Con la spugna da cucina il potus cresce ovunque senza fatica

Una manciata di semplici gesti può trasformare un banale ramo di potus in una pianta pronta a decorare mensole, tavoli e angoli di un appartamento. In diverse case italiane il potus è ormai una presenza costante: resiste a poca luce, richiede cure minime e si adatta sia al terreno sia all’acqua. Qui non si tratta di un trucco da esperto, ma di un metodo casalingo che utilizza una comune spugna da cucina come supporto per la radicazione. Il procedimento è rapido, economico e utile per chi vive in città e vuole verde senza impianti complessi. Un piccolo esperimento domestico che molti dimenticano, ma che spesso dà risultati affidabili: foglie lucide, nuovi germogli e una pianta che trova facilmente il suo posto negli spazi urbani.

Perché funziona la spugna: la scienza dietro il metodo

Il potus (Epipremnum aureum e affini) ha una caratteristica semplice ma decisiva: attecchisce bene in acqua. Le talee, se poste in un ambiente umido e arieggiato, sviluppano radici avventizie senza bisogno di un substrato solido. La spugna funge da elemento intermedio: trattiene l’umidità, sostiene il gambo e mantiene una separazione parziale tra l’aria e l’acqua. Questo equilibrio riduce lo stress della pianta e favorisce la formazione di radici bianche e sottili.

Dal punto di vista pratico, la fibra della spugna consente anche una moderata ventilazione, importante per evitare il ristagno ossigeno-scarso che favorisce muffe. Cambiare l’acqua regolarmente e utilizzare una spugna nuova, priva di residui chimici, minimizza i rischi di contaminazione. Un dettaglio che molti sottovalutano è il nodo: è da lì che emergono le radici, perciò la sezione deve essere posizionata adeguatamente nella spugna e in prossimità dell’acqua.

Mai avuto il pollice verde? Con la spugna da cucina il potus cresce ovunque senza fatica
Boccale trasparente con talee di potus a radicare in acqua, su un tavolo di legno. Luce solare illumina foglie e piano d’appoggio. – conformaonline.it

In contesti urbani, dove la luce è spesso indiretta e gli spazi ristretti, questo metodo si adatta bene: permette di osservare lo sviluppo delle radici senza scavare nel vaso, facilita la moltiplicazione delle piante e offre un controllo più rapido su eventuali problemi. La ventilazione, la pulizia dell’acqua e la scelta del materiale sono i tre fattori che spiegano perché la tecnica funziona nella pratica quotidiana.

Come procedere passo dopo passo e quando trapiantare

Per iniziare serve una talea sana di circa 10–15 cm, con almeno un nodo visibile. Tagliate con forbici pulite e selezionate una spugna nuova, preferibilmente senza profumi o residui di sapone: questo è essenziale per non introdurre sostanze dannose. Inumidite la spugna e strizzatela in modo che non goccioli; poi praticate una piccola incisione centrale dove inserirete il gambo, lasciando le foglie all’esterno per evitare che marciscano a contatto con l’umidità.

Poggiate la spugna sul bordo di un barattolo o di un vasetto, facendo in modo che l’estremità del gambo tocchi appena l’acqua. Posizionate il vaso in luce naturale indiretta, lontano dai raggi diretti che possono bruciare le foglie. Cambiate l’acqua ogni tre giorni per ridurre il rischio di funghi e mantenere condizioni sane per la radicazione. La pulizia regolare dell’acqua è una pratica semplice che fa la differenza.

Mai avuto il pollice verde? Con la spugna da cucina il potus cresce ovunque senza fatica
Radicazione del potus: un metodo fai-da-te semplice e naturale per propagare la pianta in acqua. – conformaonline.it

Dopo circa 10–20 giorni dovrebbero comparire radici bianche e sottili; quando raggiungono 3–4 cm la talea è pronta per essere trasferita. Potete scegliere di continuare la coltivazione in acqua, trasformando la pianta in un esemplare idroponico, oppure trapiantarla in terriccio leggero e drenante. Se l’obiettivo è farne una rampicante, fissate guide o collocate la pianta in alto: le foglie cercheranno naturalmente appigli e questo facilita la formazione di tralci più lunghi.

In appartamenti del Nord come del Sud Italia, il metodo permette di moltiplicare velocemente il verde domestico senza attrezzature specifiche. Un vantaggio pratico: vedrete lo sviluppo delle radici e potrete intervenire tempestivamente in caso di problemi. Alla fine, il risultato è concreto: un potus che si integra nell’ambiente, migliora l’umidità dell’aria e aggiunge verde a scaffali e mensole, una soluzione poco impegnativa per chi desidera una casa più viva.