Tra le fortezze più imponenti d’Italia: il castello che attira oltre 40mila visitatori ogni anno

Si arriva al colle di Besenello contando i tornanti, poi la vista si apre sull’enorme profilo di pietra che sovrasta la valle: è qui che ogni anno oltre 40mila persone vengono per vedere da vicino Castel Beseno, una vasta fortezza che ancora oggi marca il paesaggio del Trentino-Alto Adige. Non è un’ipotesi turistica, ma un’esperienza visiva: i bastioni si stagliano contro le montagne, le mura raccontano fessure di storia e chi visita nota subito la successione di piani difensivi pensati per controllare vie di comunicazione antiche. Un dettaglio che molti sottovalutano è quanto la posizione stessa del colle influenzò scelte strategiche e architettoniche nel corso dei secoli.

La fortezza che domina la valle

La posizione di Castel Beseno non è casuale: la rocca controlla a ovest la valle dell’Adige e a est il percorso del Rio Cavallo, un affluente che un tempo segnava confini e vie di transito. Conosciuta anche come Schloss Pysein in tedesco, la fortezza è la più estesa del territorio e ha radici che emergono dai documenti a partire dal XII secolo. Nel corso del tempo fu residenza di famiglie nobili locali e teatro di scontri determinanti, come la battaglia di Calliano nel 1487, quando le truppe veneziane subirono una duratura sconfitta contro forze locali; lo stesso luogo ha visto poi offensive napoleoniche e cambi di proprietà che ne hanno segnato il destino.

Tra le fortezze più imponenti d’Italia: il castello che attira oltre 40mila visitatori ogni anno
Veduta panoramica del borgo di Besenello nel Trentino-Alto Adige italiano, sotto un cielo parzialmente nuvoloso. – conformaonline.it

Dal 1470 i proprietari furono i Conti Trapp, ma è una data del Novecento che segna una svolta: nel 1973 la famiglia donò l’insieme alla Provincia autonoma di Trento, che avviò un restauro attento. Il lavoro conservativo ha restituito ai visitatori le corti, le torri e i percorsi interni come complesso museale; oggi il sito ospita sezioni del Museo provinciale del Castello del Buonconsiglio, con allestimenti che spiegano funzioni militari, vita quotidiana e trasformazioni architettoniche. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è la misura reale delle mura: osservandole si capisce la scala della fortificazione e la logistica che richiese la sua manutenzione nel tempo.

Cosa vedere, come muoversi e attività sul territorio

Visitare Castel Beseno significa percorrere bastioni, cortili e passaggi di guardia: i bastioni, le torri e i tratti di muri offrono punti di osservazione panoramici dove interpretare la funzione difensiva della rocca. All’interno, il complesso museale ripercorre la storia militare e sociale del territorio; pannelli e reperti mostrano armamenti, documenti e elementi di vita quotidiana. Per chi cerca attività all’aperto, il colle è punto di partenza per sentieri che salgono verso le montagne circostanti, ideali per trekking tra malghe, prati e boschi di abete rosso, larice e faggio.

Il comune di Besenello conserva antichi masi e vigneti che raccontano l’economia rurale della zona; percorsi ciclabili dedicati rendono il territorio adatto anche alle escursioni in bici, mentre la vicinanza a aree sciistiche come Folgaria fa sì che il sito sia raggiungibile anche da chi pratica sport invernali. Sul piano logistico, il castello è collegato a Trento: la SP12/SS12 e la SP49 portano fino alla Località Compet, e il paese dispone di una stazione ferroviaria che facilita chi preferisce il treno. Un fenomeno che molti notano solo d’inverno è come la luce bassa e l’aria fredda mettano in evidenza la texture delle pietre e dei tetti, trasformando la visita in un esercizio di osservazione storica e paesaggistica.