Un borgo incantato tra i frutteti e le antiche vie a due passi dalla Val di Non

Tra vie tranquille e piazze vissute, Cles si presenta come un luogo dove ogni particolare riflette l’essenza autentica della Val di Non. Le sue vie invitano a passeggiate senza fretta, mentre le architetture antiche, dai palazzi nobiliari alle chiese medievali, raccontano secoli di storia attraverso materiali come la pietra e il legno, insieme agli affreschi conservati con cura.

Il paesaggio che avvolge il borgo non è solo di dolcezza, ma mostra un carattere ben definito, formato da colline, boschi e dal riflesso variabile del Lago di Santa Giustina, che cambia colore seguendo la luce del giorno. Chi arriva a Cles percepisce un raro equilibrio tra natura e tradizione, con un’offerta culturale che spazia da castelli maestosi a cappelle nascoste lungo antiche vie. È un territorio che sorprende per la sua compattezza, ma soprattutto per la forza con cui emerge la memoria di comunità dense di storia.

Cosa vedere tra chiese, castelli e storia di comunità

Nel cuore del paese, la Chiesa di Santa Maria Assunta domina con il suo profilo gotico-rinascimentale, risalente ai primi anni del Cinquecento. Il portale affrescato con lo stemma dei Clesio e il campanile dotato di un antico orologio rappresentano caratteristiche peculiari, poco comuni nella zona. All’interno, l’architettura si compone di un’unica navata e di una volta gotica, ospitando un fonte battesimale del 1598, simbolo di una lunga continuità religiosa che è parte integrante del tessuto sociale.

Un borgo incantato tra i frutteti e le antiche vie a due passi dalla Val di Non
Barche di legno ormeggiate in un lago alpino, circondato da maestose montagne e fitti boschi, la natura regna sovrana in Val di Non. – conformaonline.it

Non lontano, la Chiesa di San Pietro Apostolo richiama origini ancora più antiche. Scavi archeologici hanno riportato alla luce sepolture e resti strutturali altomedievali, a testimonianza della profondità storica del territorio. All’inizio dell’antica via che conduce verso la Val di Sole e la Lombardia, la Chiesa di San Tommaso Apostolo mostra decorazioni tardogotiche e pavimenti originali restaurati di recente, splendide testimonianze di un passato ricco e articolato.

Altri elementi artistici e civili completano il quadro: la Chiesa di Santa Lucia a Caltron con il suo altare barocco, la Chiesa di San Vigilio a Pez, ornata da affreschi medievali e stucchi del Cinquecento. Il Palazzo Assessorile si distingue per una facciata che combina elementi tardogotici e rinascimentali intorno a una torre datata al XII secolo. Imperdibile è anche Castel Cles, situato su un promontorio con vista sulla valle, legato alla figura storica di Bernardo Clesio. Castel Firmian a Mechel, noto come il “Castello dalle cento finestre”, custodisce interni decorati da affreschi mitologici che riflettono un’epoca di potere e raffinatezza. Queste testimonianze architettoniche raccontano infatti una storia collettiva che aiuta a comprendere l’identità locale.

Attività tra natura, sapori e percorsi accessibili

Cles si svolge a un ritmo calmo ma con proposte concrete per chi desidera esplorare i dintorni senza fretta. Le piste ciclabili attraversano i frutteti di mele, incoraggiando gite a basso impatto ambientale, mentre le passerelle panoramiche offrono punti di osservazione sul Lago di Santa Giustina e sul paesaggio circostante. Il mercato contadino, attivo da giugno a ottobre, rappresenta una possibilità concreta di entrare in contatto diretto con i produttori locali: miele, formaggi, ortaggi e succhi di mela costituiscono una filiera corta ben radicata, distante da logiche commerciali di superficie.

Fra le attrazioni culturali spicca la Batibōi Gallery, uno spazio contemporaneo che propone mostre e laboratori, perfetto per chi cerca una parentesi creativa durante la visita. Il Biotopo Palù di Tuenno, area umida protetta, ospita specie come il martin pescatore e l’airone cenerino, mentre i sentieri che lo attraversano sono adatti a passeggiate facili, a patto di rispettare un ambiente delicato. Chi vive in città nota poco quanto sia importante adeguarsi al clima di montagna: abbigliamento versatile e scarpe con suola scolpita sono fondamentali per una visita senza incidenti.

Un suggerimento per una giornata efficace a Cles prevede di dedicare la mattina al centro storico, con una pausa pranzo in uno dei locali che offrono specialità tipiche come canederli o strudel. Il pomeriggio può essere riservato alla visita di Castel Cles e a una passeggiata intorno al lago, eventualmente accompagnata da una pedalata tra i meleti o da una sosta al mercato per assaggiare prodotti freschi. Chi raggiunge Cles senza auto può usufruire della ferrovia Trento–Malé, con fermata a pochi passi dal centro, oltre a una rete di autobus per le vallate circostanti. È importante ricordare che il rispetto delle proprietà private nei frutteti è una regola ferrea: il turismo qui si misura con criteri legati più all’autenticità e alla convivenza con le attività agricole locali che alla massa.

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