Una città nella Tuscia dove la storia e i monumenti antichi raccontano un viaggio nel tempo unico

Il territorio della Tuscia, corrispondente oggi alla provincia di Viterbo, offre un’immersione profonda nella storia attraverso paesaggi che conservano intatti i segni di civiltà antiche. In questo contesto emerge Tuscania, un borgo dalle origini etrusche circondato da mura medievali apparentemente intatte, scarsamente modificate dal tempo. Qui, la storia non è solo un insieme di rovine, ma una coesistenza palpabile di epoche diverse che raccontano una continuità culturale difficile da trovare altrove.

Per chi frequenta queste zone, la Tuscia non è un territorio dimenticato ma un luogo dove è possibile percepire, giorno dopo giorno, l’importanza degli elementi archeologici che si integrano con l’oggi. Percorrendo la strada provinciale SP12 tra Montefiascone e Tuscania, ad esempio, si attraversano scenari costellati di resti di antiche strutture, testimonianze di un passato che si manifesta anche in piccoli musei o chiese inutilizzate, ma significative. È una realtà che molti non colgono immediatamente, ma che chi abita la zona conosce bene per la profondità della sua ricchezza archeologica.

Un viaggio tra arte e archeologia

Tuscania inaugura l’esperienza storica con il Museo Archeologico Nazionale, collocato in un ex monastero francescano che costituisce un esempio di conservazione architettonica e culturale. L’edificio, con il suo chiostro e le sale interne, collega in modo straordinario il periodo medievale a quello degli Etruschi, offrendo al visitatore un quadro ampio della storia locale. Qui sono custoditi reperti che coprono un arco temporale che va dal VII secolo a.C. all’epoca ellenistica, inclusi sarcofaghi e oggetti quotidiani rinvenuti nella necropoli della Madonna dell’Olivo, l’area funeraria più importante della regione.

Una città nella Tuscia dove la storia e i monumenti antichi raccontano un viaggio nel tempo unico
Una città nella Tuscia dove la storia e i monumenti antichi raccontano un viaggio nel tempo unico – conformaonline.it

Il museo non si limita a esporre oggetti, ma permette di entrare in contatto diretto con il passato anche grazie agli affreschi presenti nelle volte dell’edificio che narrano episodi religiosi e sociali dell’epoca. Questo dettaglio sfugge spesso ai visitatori occasionali, mentre per chi vive in città risulta notevole la differenza rispetto a musei più impersonali. Qui l’edificio stesso rappresenta un patrimonio che si sovrappone ai reperti, mettendo in luce la lunga storia di scambi culturali e sociali alla base dell’area.

Dal romanico alle mura medievali: esperienze sul campo

Uscendo dal museo, il percorso si sposta verso il centro storico di Tuscania, dove il paesaggio urbano riflette stratificazioni storiche profonde. Costeggiando le mura medievali, si giunge alla basilica di Santa Maria Maggiore, ideale punto di partenza per comprendere la storia locale. Salendo verso l’antica acropoli etrusca, si raggiunge la basilica romanica di San Pietro, la cui facciata in tufo grigio è impreziosita da un rosone marmoreo bianco, emblematico di uno stile sobrio e geometricamente rigoroso.

La chiesa, nonostante la semplicità, conserva elementi unici come un mosaico centrale e il tempietto a colonne che celebra l’altare. Il presbiterio, con uno scranno scolpito interamente in pietra, e la cripta sottostante dedicata agli spazi sacri, rappresentano un ambiente raccolto che suggerisce una forte continuità tra epoche diverse. Qui si percepisce come l’antico e il medioevo si fondano, un aspetto spesso trascurato dai visitatori meno attenti.

Nei dintorni si possono osservare le torri di avvistamento e una fontana, mentre dall’altra parte della collina si trovano le rovine del Palazzo del Rivellino, testimonianza concreta delle antiche difese cittadine. Scendendo, si arriva alla Basilica di Santa Maria, prima cattedrale di Tuscania, con la sua facciata arricchita da marmi e un rosone raffinato, in parte celato dalla torre campanaria. All’interno, benché sottoposta a restauri, credenze e dipinti antichi compongono un quadro che custodisce valori storici notevoli.

Passeggiando nel borgo antico e assaggiando tradizione

Il centro storico di Tuscania rivela un tessuto urbano medievale ben conservato, fatto di strade acciottolate e piazze emblematiche. Percorrendo viale Trieste si raggiunge Piazza Bastianini, dove la fontana maggiore anticipa la vista della cattedrale di San Giacomo. Questo luogo, molto frequentato in tutte le stagioni, è arricchito dal vicino parco Lavello, un’area verde che conserva tracce di ambienti naturali e che attira gli appassionati di passeggiate all’aria aperta.

La tradizione gastronomica locale valorizza la conoscenza del territorio: tra i piatti tipici spiccano gli ombrichelli, una pasta semplice preparata con acqua e farina, spesso condita con ragù di cinghiale o tartufo locale. Accompagnati da vini come la malvasia, questi sapori testimoniano un legame forte tra cultura alimentare e cultura storica. La cucina diventa così parte integrante del racconto di Tuscania, che fonde passato e presente anche nei gesti quotidiani.

Nel pomeriggio la visita può proseguire a piazza Basile, antico centro cittadino dove si trovano il Municipio e diverse chiese, tra cui San Lorenzo. Spostandosi in angoli meno conosciuti emergono luoghi come la chiesa di San Silvestro, con il suo affresco dell’albero della vita, o Santa Maria della Rosa, nascosta in una piazza sotto il livello stradale. Anche piazza Mazzini riserva scorci interessanti, con la chiesa di San Marco che si distingue per le sue strutture ad arco e la fontana centrale, spesso soggetta a restauri.

Un cammino finale attraverso il ponte medievale riporta alla cattedrale e alle mura cittadine, dove piccole attenzioni come una fontanella sul retro rivelano cura e rispetto per la storia. Prima di lasciare Tuscania, è consigliabile godere dello sguardo che si affaccia sui giardini sotto la Torre di Lavello, un panorama che rappresenta una traccia visibile della capacità di questa città di mantenere il passato vivo come parte fondamentale del proprio presente.

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